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Impianto dentale e ponte: due soluzioni per tornare a sorridere

Uno dei dilemmi più frequenti che i pazienti con necessità di sostituire un dente si trovano a dover affrontare è la scelta alternativa tra un impianto o un ponte dentale.

In questo articolo Medicenter, Il Tuo Dentista di Famiglia, cercherà di fornirti validi elementi per prendere questa scelta in totale serenità e consapevolezza.

Il ponte dentale

Il ponte dentale per sostituire un singolo dente perduto è formato da tre elementi (corone), ossia due denti adiacenti a quello mancante centrale, uniti tra di loro così da formare proprio un ‘ponte’.

Questa struttura può essere sia fissa che mobile, ma solitamente questa seconda opzione viene utilizzata solo come rimedio temporaneo in attesa di una soluzione più stabile.

I denti laterali che dovranno fungere da pilastro devono essere adeguatamente preparati, ovvero devono essere sottoposti a un processo di limatura fino a diventare due monconi, per essere successivamente ricoperti da capsule al fine di formare l’appoggio del ponte dentale.

Le corone del ponte dentale possono essere realizzate in diversi materiali: metallo-ceramica e ceramica integrale monolitica o stratificata su una sottostruttura.

In linea generale il più utilizzato è la ceramica, composto che dà la possibilità di creare corone esteticamente più simili ai denti naturali.

Mediamente un ponte dentale può avere una durata che varia dai 5 ai 15 anni.

La durata dell’installazione, oltre a essere legata alla capacità dell’operatore che esegue il lavoro e del laboratorio odontotecnico che produce il manufatto, dipende in buona misura dalla cura che il paziente impiega nella propria igiene orale domestica.

Il paziente con un ponte dentale, infatti, deve lavare accuratamente i denti dopo ogni pasto, usare il filo interdentale o lo scovolino almeno una volta al giorno, nonché sottoporsi periodicamente a sedute di igiene orale presso il suo dentista di fiducia.

L’impianto dentale

Se nel ponte dentale i denti vicini sorreggono la protesi sostitutiva al dente mancante, l’impianto dentale prevede invece l’inserimento di una vite di titanio nell’osso mascellare o mandibolare che funge da radice e che sostenga il nuovo dente artificiale (corona).

Il titanio è perfettamente biocompatibile; è infatti lo stesso materiale utilizzato per la costruzione di protesi ortopediche e si integra quindi perfettamente con l’osso della bocca. È importare sottolineare che un paziente può affrontare l’intervento per l’inserimento degli impianti dentali a qualsiasi età (purché la crescita sia completata), visto che i meccanismi di guarigione sono i medesimi.

Un impianto dentale potrebbe durare anche tutta la vita, ma la sua durata è molto variabile e legata a specifiche condizioni. Il paziente sottoposto all’installazione di questa struttura deve riservare particolare cura all’igiene periodica (sia domiciliare che professionale).

Ponte o impianto: vantaggi e svantaggi delle due tecniche

Per Medicenter, il Tuo Dentista di Famiglia, l’impianto rappresenta generalmente la “prima scelta” rispetto al ponte.

Quest’ultimo infatti:

  • prevede che i denti siano limati, con un’esposizione maggiore alle infiltrazioni cariose e con un carico masticatorio aggiuntivo del dente mancante;

  • richiede il sacrificio ‘biologico’, benché parziale, dei due denti sani limati che fungeranno da pilastri;

  • richiede una maggiore cura a livello igienico; dove il dente manca la placca e i batteri possono annidarsi più facilmente;

  • può richiedere il sacrificio di precedenti restauri ancora congrui sui denti che fungeranno da pilastri;

  • non sempre è eseguibile mantenendo una biomeccanica accettabile.

Il ponte dentale non va escluso in assoluto: resta comunque un valido ausilio in tutte le situazioni in cui, a giudizio del dentista, il rapporto costi – benefici è stato ben valutato.

Può essere vantaggioso optare per un ponte, nel caso in cui:

  • il paziente esclude a priori, per sua fobia o per problemi di salute generale, la possibilità di sottoporsi a un intervento chirurgico per l’inserimento dell’impianto;

  • l’osso dove ancorare la vite dell’impianto non è sufficiente e il paziente non desidera incrementarlo con interventi più complessi;

  • il paziente presenta delle condizioni generali o locali che riducono le possibilità di integrazione dell’impianto;

  • il paziente assume farmaci che controindicano un intervento a livello dell’osso.

Per Medicenter, Il Tuo Dentista di Famiglia, l’installazione di un ponte o di un impianto sono operazioni di routine e che vengono effettuate in breve tempo e senza causare dolore.

Molti immaginano che questi interventi siano traumatici e che possano influire sul proprio benessere futuro, ma se effettuati da seri professionisti non vi sono rischi.

Per conoscere la soluzione più adatta a te e per tornare a sorridere senza imbarazzo, contatta il centro Medicenter più vicino!

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